Elemento fondamentale del sistema letto, oltre al materasso e alla rete a doghe, è il guanciale che ha il compito di sostenere la testa, rilassare la cervicale e allineare il collo con la colonna vertebrale.
Inoltre, altro aspetto da non sottovalutare, è che il cuscino si trova a diretto contatto con la nostra pelle e le vie respiratorie e viene utilizzato quotidianamente, tutte le notti, basta considerare che si trascorre quasi un terzo della vita dormendo.
È quindi opportuno prestare attenzione alle condizioni fisiche e funzionali del cuscino, per poter dormire meglio.
Il cuscino va cambiato periodicamente ogni due anni
Il cuscino va cambiato spesso perché influisce sulla qualità del sonno ed ha un ciclo di vita più breve rispetto al materasso, in quanto è un prodotto che si usura e si deforma più velocemente.
La durata massima di un guanciale è di circa 24 mesi (circa due anni) in base anche alla qualità stessa del prodotto.
Seguendo questa indicazione temporale, è possibile utilizzare un cuscino sempre fresco, pulito e non deformato.
Scegliere un guanciale di qualità è un investimento di benessere, perché dormire bene significa riposarsi e rigenerarsi: essere più attivi ad ogni risveglio e durante la giornata.
Inoltre, cambiare spesso il guanciale oltre a garantire una corretta posizione della colonna vertebrale (cervicale), aiuta a scongiurare l’accumularsi di polveri, acari e altri microorganismi.
Per mantenere un cuscino NUOVO in uno stato di corretta igiene, è consigliabile arieggiarlo ogni mattina, lavarlo (se possibile) almeno 2 volte l’anno (primavera-autunno), scegliere un copri guanciale di qualità (disponibile anche con specifiche tecniche come anti-acaro, anti beds bugs, antimicotico, etc) e cambiare spesso le federe, primi schermi protettivi tra il viso ed il cuscino.
Insomma… quand’è stata l’ultima volta che hai cambiato il cuscino?
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