Perché d’inverno si è più stanchi ed assonnati?
Quando suona la sveglia alla mattina, ci si fa forza per uscire dal letto ma… si è più stanchi di prima!
Una sensazione di pigrizia mista a stanchezza, derivanti proprio dalla stagione fredda, in cui le ore di luce diminuiscono, le temperature si abbassano ed è normale non essere subito pronti ad affrontare la giornata.
Gli esperti definiscono con il termine effetto letargo questa condizione, che influenza moltissimo la qualità del riposo.
I FATTORI CHE INFLUISCONO SUL SONNO IN INVERNO
Con l’arrivo del freddo, anche l’organismo umano cambia, modificando la qualità del riposo.
Nonostante al mattino ci si svegli dopo una lunga dormita, la voglia di tornare a letto ed oziare sul divano è molto forte.
Come mai?
Secondo una ricerca condotta da esperti ricercatori e scienziati dell’American Academy of Sleep Medicine ecco le motivazioni di tale fenomeno.
Diminuzione della luce solare
Proprio così, in inverno le giornate si accorciano e la luce solare diminuisce, in quantità e in intensità, aumentando così il bisogno di dormire.
Quando cala la luce il cervello invia un segnale al corpo per produrre e rilasciare melatonina, l’ormone del sonno, che stimola il ritmo sonno-veglia.
Alimentazione con cibi calorici
Durante l’inverno è bene tenere d’occhio l’alimentazione, perché il freddo e le temperature basse portano naturalmente a privilegiare e consumare piatti e cibi molto calorici, ricchi di grassi e zuccheri.
Una dieta pesante rallenta il metabolismo e richiede più energia per la digestione, causando di riflesso un sonno irrequieto e disturbato.
Ciò porta inevitabilmente ad un risveglio mattutino con sensazioni di stanchezza e, ovviamente, sonnolenza.
Continui sbalzi di temperatura e malanni di stagione
Un altro fattore che influenza negativamente il naturale ritmo sonno-veglia è il continuo passaggio da un ambiente esterno più freddo ad uno ambiente interno più caldo e viceversa.
Gli sbalzi di temperatura oltre a influire sul sonno, incidono anche sul sistema immunitario, di conseguenza possono insorgere sintomi come mal di testa, affaticamento o malanni come raffreddore, influenza che non permettono un buon sonno ristoratore.
Diminuzione dell’attività fisica
Con il freddo e l’abbassamento delle temperature subentra, purtroppo, anche la pigrizia… e si è meno propensi a svolgere della sana attività fisica.
Per non entrare a pieno regime nell’“effetto letargo”, è fondamentale l’esercizio fisico, per essere svegli e più carichi di energia!
L’attività fisica è importante perché dà l’energia necessaria per aumentare l’operatività durante il giorno e offre un riposo di qualità durante la notte.
SFUGGIRE ALL’EFFETTO LETARGO: SI PUO’?
Sì, che si può! Basta ricordarsi che non è vero che nei mesi invernali bisogna dormire di più: è una sensazione data da un insieme dei fattori, sopra descritti, che porta ad una maggiore spossatezza.
Per non sentirsi troppo stanchi in inverno e rischiare il “letargo”, è importante:
- dormire bene ogni notte;
- mantenere un orario regolare ed una routine serale corretta;
- dedicare uno spazio della giornata all’attività fisica;
- optare per una dieta equilibrata;
- scegliere un sistema letto di qualità;
- non sottovalutare l’importanza del cuscino, disponibili in diverse versioni in base al materiale e alla forma, e a seconda di ogni esigenza.
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